lunedì 20 ottobre 2008

186° anniversario del CFS – Roma, Piazza del Popolo

Per chi ha avuto l’opportunità oggi di vedere la televisione, avrà avuto modo di vederci lì in Piazza, tutti belli schierati e convinti a fare il nostro “dovere”. Per chi, come me, è stata appresso a tutta questa storia dall’interno, ha potuto farsi risate e pianti nell’intera preparazione di tutto il che ha previsto: sveglie all’alba, marce forzate all’insegna della disperazione più totale, i poveri prescelti del picchetto armato taccheggiati da istruttori che li lasciavano in pace poco e nulla, miranti alla perfezione totale (con attimi di follia da panico!) e l’arrivo per le prove a Roma e per la cerimonia alle 6e30 del mattino (giusto per evitare traffico).
Ma cominciamo dall’inizio… avvisati ad inizio corso del fatto che, come spesso è accaduto, la cerimonia per l’anniversario del CFS l’avremmo dovuta preparare noi, nell’attesa che tutti avessero le divise (cosa che non si è tuttora realizzata per tutti) abbiamo iniziato a marciare in borghese, mentre i poveracci del picchetto armato iniziavano già la loro tortura fatta di prove a Roma, marce continue, prove di presentat-arm, etc… che alla fine erano quelli messi peggio… aggiungeteci un istruttore aguzzino che li tallonava ad ogni minimo errore, che ha controllato le minime imperfezioni anche sugli sbuffi del pantalone, al lucidare la fibbia del cinturone col sidol, al riprendere le persone per la colpa di avere una faccia troppo sorridente (ve l’ho detto che era al limite dell’inverosimile!!!)
Comunque, dopo le prove fatte qui alla Scuola (uno spazio ridotto dove l’asfalto è pieno di buche e in discesa, ottimo per simulare la piazza ma battere il passo vuol dire rischiare una caviglia!) e a Rieti al vecchio aeroporto in cui la sottoscritta era inserita nelle riserve per cui sballottata e dimenticata insieme ad un’altra decina di persone, ma libera di fare più o meno quello che voleva…tutto questo fino a sabato alle prove generali a Roma. Sveglia alle 4, partenza alle 5 e 30 per essere a Roma verso le 7 (simulazione completa di come si sarebbe svolta la giornata), pausa totale fino alle 9 (il che vuol dire vedere centinaia di persone aggirarsi sui viali di villa borghese o ancora mezzo addormentata sui pullman che manda maledizioni a destra e a manca per il sonno perso!) dopo di che incolonnati per raggiungere piazza del popolo senza farsi investire dalle macchine ed evitando i turisti che ti guardano come degli alieni. A quel punto, con mia somma fortuna, vengo reclutata ad entrare nelle file della specialità degli elicotteristi poiché uno dei ragazzi non era in divisa (le prove le abbiamo fatte in divisa da aula – di cui avete potuto ammirare la foto via mail) e a fine prova [ore 12 passate] il sovrintendente si volta (io logicamente data la mia grande altezza non potevo che finire in prima fila.. per fortuna c’era lei di fronte a portare il blocco quindi sono riuscita a scalar in seconda)e mi dice :” Beh, visto che hai fatto tu le prove e ti vedo motivata [???] tanto vale che fai tu la cerimonia, domani ti porto la divisa!”….ARGH!!!

Domenica, giusto per non lasciarci senza far nulla, abbiamo fatto la prova delle uniformi e così abbiamo perso anche la mattinata per poi finalmente arrivare ad oggi.
Sveglia alle 3.45, colazione, ritiro armi per chi ce l’aveva, e si parte… arrivo a Roma alle 6e30… maledizioni varie lanciate contro tutto e tutti per averci fatto arrivare con un orario così improponibile per farci stare 4 ore buttati in giro o sui pullman (che io dico, ma visto che avevamo tanto di scorta per il viaggio, non si poteva partire un po’ più tardi?ma nooo), alle 9 ci si sposta in piazza, tempo un'ora e mezza ed eccoci già implotonati di fronte alla tribuna… La Banda che per una settimana quasi non mi ha fatto dormire, visto che avevano gli alloggi sopra di noi e facevan un casino della miseria, il corso degli allievi Commissari (che considerato che sono tutti ex agenti-assistenti etc. vedere come marciavano che non riuscivano a beccare manco un passo giusto, e sì ke avevan la banda col tamburo davanti, era truce); il picchetto armato (che poi con loro somma gioia si è dovuto recare anche a far il cambio al Quirinale, e ne avrà pure per domani); noi specialità; gli allievi del CFVA della Sardegna che sta facendo il corso a Sabaudia, e infine la forestale a cavallo. Il Presidente si è fatto come solito attendere, il Ministro è stato mediamente maledetto col suo discorso chilometrico, la schiena che iniziava a far male e la mano che reggeva il casco che ormai aveva perso del tutto sensibilità, il caldo opprimente che con certe divise voleva dire sauna certa (poveri quelli del meteomont e del soccorso alpino!), la telecamera che passava in rassegna tutto e tutti avanti e indietro (il che voleva dire che si cercava di muoversi il meno possibile ma era impossibile stare totalmente bloccati per tutto quel tempo), premiazioni varie a persone e cani e, finalmente 1 ora e mezzo dopo, tutto si è concluso. Bollettino di guerra: 2 caduti causa caldo nel gruppo delle specialità, non ho idea poi negli altri schieramenti… ma viste le prove non oso immaginare!
Comunque, finalmente è andata, serata libera, dormita alla grande, e domani finalmente si spera di cominciare le lezioni!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao da doberman, nn ho letto tutto il racconto lo faro dopo ma intanto rispondo, bello ricordare il tempo che passa e festeggiare un impegno costante a favore del cittadino, e direi una festa in onore dello spreco.

L. ha detto...

vero? carissimo, hai fin troppo ragione ma pazienza.. quante volte l'abbiamo fatto anche per l'esercito? ormai una più, una meno, non fa più differenza!