domenica 21 giugno 2009

giovedì 18 giugno 2009

Giugno?

Un mese da dimenticare, decisamente questo…

Prima Sabaudia in cui il caldo asfissiante e un rompiballe di troppo hanno reso la permanenza qui non proprio delle migliori, anzi diciamo chiaramente che è come avere un gatto attaccato ai coglioni che ci prova un gusto sadico a comportarsi peggio che nella naja…
Aggiungiamoci i casini con la macchina (radiatorino del riscaldamento andato. Risultato: macchina allagata, rischio di fusione del motore, e 200 euro al carrozziere per risolvere il problema, e almeno è valsa la pena visto che ho rivisto la macchina bianca… una pulizia al limite della follia… e chi se lo ricordava più il colore originario?) e non ultimo il blocco del bancomat causa possibile clonazione… mettici poi gli amici e le amiche incasinate e io a fare da consulente e psicologa (a volte penso davvero che se avessi preso quella strada avrei guadagnato decisamente di più!chissà!).

Insomma, diciamo che non vedo l’ora anzitutto di andarmene da qui e sperare di finire di nuovo nel mio gruppo, e poi comunque di fare una pausa e che agosto arrivi il prima possibile… il caldo evidentemente sta dando di testa a molti e la mia pazienza per questo mese è giunta al limite… voglio di nuovo i miei spazi… voglio di nuovo casa MIA e potermene star in pace, fosse pure se persa in un paesino in mezzo al nulla (beh, non chiamiamocele addosso ‘ste cose ma tutto può succedere e tanto sempre distante da casa sarà). Certo tutto questo dover ricominciare per l’ennesima volta, non sapere dove finirò e soprattutto CON CHI è abbastanza terrorizzante (certi elementi già fanno paura così al naturale, figuriamoci saperli con in mano una pistola e magari come colleghi al comando stazione!AIUTO!) ma già solo l’idea comunque di sapere che quella sarà una destinazione definitiva (salvo ulteriori concorsi) e in cui finalmente potrò prender casa e sistemarmi è quello che mi manda avanti a sopportare certe situazioni in cui mi alzerei, manderei a cagare tutti e me ne andrei!
E sopportiamo… un giorno dopo l’altro…