domenica 24 novembre 2013

Dopo, sempre Dopo...

Dopo le tragedie arriva sempre il momento di fare i conti e di trovare a chi dare le colpe... anche se ora come ora non so cosa se ne facciano i cittadini dei paesi colpiti di un colpevole... forse sì c'è bisogno di qualcuno su cui indirizzare la propria rabbia, la propria impotenza quando una valanga d'acqua si porta via vite, case, terre, ricordi e mentre si cerca di rimetter insieme i pezzi, ringraziando tutti quelli che si stanno operando con aiuti e soccorsi, ci si affanna a capire solo una cosa: perchè!
perchè le allerte che vengono diramate vengono viste come le grida "Al lupo, al lupo" e lasciate cadere in quanto "potrebbe" non capitare nulla ed essere solo allarmismo eccessivo?
perchè vengono rilasciati condoni su condoni per abitazioni ed opere in condizioni palesemente pericolose?
perchè un ponte terminato da pochi mesi crolla mentre un muro di pietre fatto anni ed anni fa no?
perchè i canali non vengono ripuliti anzi ci si continua a gettare terra dentro visto che non si sa dove metterla?
perchè nel Ventunesimo Secolo ancora non si possono evitare queste sciagure? 

perchè ancora oggi tra DIRE e FARE si deve sempre arrivare al "DOPO"... 
Dopo le alluvioni, dopo i terremoti, dopo i crolli, dopo i morti, dopo che tutto ciò che non è stato fatto per tempo ti viene sbattuto in faccia, tu, politicante, sai solo trovare scuse, cercare di arrampicarti sui vetri perchè per salvare tempo, soldi e menate varie, non ti sei occupato allora di quello che DOVEVI fare e ora che la bomba ti è esplosa in mano, nemmeno troppo inattesa, sai solo guardarti attorno con aria spaesata e dire "non sapevo...non credevo...".. 
La mia, di rabbia, non è indirizzata ad un elemento in particolare ma generica verso tutti questi eventi che, a tutt'oggi, devastano l'Italia e a cui non si pensa mai per tempo, in cui se solo ogni elemento che è passato per le varie sedie avesse fatto anche solo un tassello per sistemare qualcosa FORSE ci sarebbe stato meno da fare DOPO, invece di ritrovarsi il triplo di cose da sistemare, da salvare, da rimediare... Posso capire che i fondi siano sempre meno (anche se poi quando leggo delle pensioni d'oro e dei mega stipendi, di tutta la gente che evade, etc...lì no, non riesco poi più tanto a comprendere!), ma che non si riescano a mantenere nemmeno le esigenze basilari, il bloccare le costruzioni in zone non sicure, il pulire dei canali che sono sempre invasi da terre buttate spesso dalla gente che costruisce proprio lì in zona...bisognerebbe avere tremila occhi è vero.. ma se si iniziasse a dare un po' più di peso a questi segnali di allarme, forse se ne potrebbero evitare tante altre di cose simili...

Sinceramente non so se sia anche questo un segnale della Natura che si ribella, sicuramente i tempi stanno cambiando e l'Uomo non gliela stà certo rendendo più facile...