sabato 28 aprile 2012

- BELTANE: TRA MITO e TRADIZIONE -

Beltane è, insieme a Samhain (Halloween), la più importante festa celtica. Mentre Samhain però rappresenta l'inizio dell'inverno e della metà oscura dell'anno, Beltane, celebrata la notte del 30 Aprile e il giorno del 1 Maggio, segna il momento di transizione dalla prima alla seconda metà dell'anno, ossia quella luminosa.
Tradotto dal gaelico, la parola Beltane significa "i fuochi di Bel" (in onore del dio Bel, il supremo dio della luce): è questa infatti la festa della vittoria della luce sulle tenebre.
Beltane come le altre feste celtiche, è un momento particolare dell'anno in cui il nostro mondo e l'aldilà si incrociano, dandoci la possibilità di entrare in contatto con il regno degli Spiriti e quello delle Fate.
Ma Beltane è in primo luogo la festa sacerdotale del fuoco sacro e dei riti di fertilità.
I Druidi accendevano il fuoco di Beltane servendosi di sette differenti tipi di legname, tra i quali spiccava naturalmente il legno di quercia.
Durante la celebrazione si faceva passare il bestiame tra due fuochi per purificarlo e proteggerlo dalle malattie.
In questo giorno si celebravano i riti di fecondità della terra, nei quali la Dea Madre si univa al Dio Solare perché avvenisse la fecondazione rappresentata dai raggi del sole (simbolo del dio Bel) che da questo giorno iniziano a farsi più caldi e a riscaldare la terra (la Dea) per dare il frutto della vita.

Nella tradizione popolare di molti paesi si festeggia fra il 30 Aprile e il 1 Maggio accendendo fuochi sulle colline oppure intrecciando danze attorno al "Palo di Maggio", costruito di legno di betulla, albero di resurrezione, ornato con strisce di stoffa colorate o dipinto con vernice.

Onore alla Dea e al Dio che stanno in noi, che dalla loro unione possa nascere un nuovo Io.